Redazione del Rendiconto Economico annuale di una Associazione
07/05/2017 \\ Alessandro Casu
Ultimamente si è parlato spesso degli aspetti fiscali che ruotano attorno alla corretta gestione di un’Associazione; fisco e burocrazia non smetteranno mai di stupirci con nuove norme, ecco perché è bene tenersi sempre aggiornati .
L’argomento su cui cercheremo di fare chiarezza oggi è relativo alla redazione del rendiconto economico annuale per le Associazioni.
Come ormai già sapete tutte le Associazioni e gli enti no profit, per poter usufruire di determinati vantaggi fiscali, devono essere attenti e precisi nell’assolvere alcuni obblighi imposti da norme specifiche, nell’ottica di mantenere saldi i propri vantaggi fiscali, ma anche di gestire al meglio la propria Associazione. Uno di questi obblighi è proprio la redazione del Rendiconto Economico annuale, come espresso nel D.Lgs n. 460/1997 e nell’art. 90 della Legge 289/2002.
Cosa deve contenere il Rendiconto Economico annuale e qual è l’iter per la sua approvazione?
Come aiutarsi durante l’anno a “tenere tutti i documenti in regola”?
Premesso che il rendiconto economico annuale deve essere redatto dal Consiglio Direttivo secondo le modalità stabilite, in primo luogo, dallo statuto dell’Associazione, questo documento deve contenere,suddivise per voci analitiche ed annotate con estrema precisione e chiarezza, tutte le entrate e le uscite dell’Associazione (beni, quote associative, contributi, lasciti, donazioni, sponsorizzazioni, spese varie, costi del personale, ecc). Fate attenzione a tenere ben separate e distinte le voci riguardanti l’area istituzionale da quelle riguardanti l’eventuale attività commerciale dell’Associazione.
Di fatto, da come l’abbiamo descritto, appare diverso dai bilanci di una qualsiasi azienda; non si tratta di un vero e proprio bilancio, ma di una sua versione semplificata che prende in considerazione solamente i valori “in dare e avere”. Quando il rendiconto economico sarà attivo la sua chiusura non genererà un utile (come succede in una comune Azienda), ma ci darà semplicemente una voce positiva da riportare nel rendiconto dell’anno successivo.
Oltre a redigere il rendiconto economico, il Direttivo ha il compito di scrivere una relazione sociale (detta anche “relazione di missione”) nella quale siano descritte le attività dell’Associazione svolte durante l’anno, gli eventi e le iniziative organizzate (non è obbligatorio ma lo consigliamo caldamente). Una volta pronti, entrambi i documenti devono essere approvati dall’Assemblea dell’Associazione entro e non oltre 4 mesi dalla fine dell’anno sociale e, ancora prima di questa approvazione, dovrebbero essere esposti (nei quindici giorni antecedenti la data stabilita per loro approvazione) nella sede sociale dell’Associazione a disposizione di tutti i soci che volessero visionarli (state attenti nel verificare se il vostro statuto prevede questo o altri obblighi simili: anche se non ve ne fosse traccia, vi consigliamo ugualmente di farlo).
All’inzio dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del documento contabile, verificato il quorum richiesto per la regolare costituzione dell’assemblea stessa, il Presidente è chiamato a presentare il rendiconto economico, illustrando le singole voci in esso contenute, e a rispondere agli eventuali quesiti dei soci. Si procede quindi con la votazione per l’approvazione del rendiconto: ogni socio esprime la propria valutazione attraverso un voto favorevole o contrario oppure astenendosi. Al termine della votazione il presidente dell’assemblea ne comunica il risultato ai presenti e si procede alla stesura del verbale.
Una volta approvato, al rendiconto economico va allegata una copia del verbale di approvazione da parte della Assemblea dei Soci, datato e sottoscritto dal legale rappresentante. Il tutto deve poi essere trascritto nel Libro Verbali della Associazione e conservato per almeno 5 anni.
Un’ultima precisazione: nel caso in cui il rendiconto economico annuale non venisse approvato, è automatica la decadenza degli organi amministrativi dell’associazione, Presidente e Consiglio Direttivo.
Per non arrivare al momento della chiusura del rendiconto disorientati e in balia di documenti e scartoffie, sarà buona norma per un’Associazione assolvere ad alcune buone norme durante tutto l’anno: tenere un registro inventario e i fogli di cassa periodici.
Il registro inventario serve per registrare tutti i beni di proprietà dell’Associazione, acquistati o acquisiti, quantomeno quelli di un certo valore economico; i fogli di cassa periodici, invece, servono per tenere traccia di tutte le entrate o le uscite di cassa dell’Associazione in una cadenza di tempo da stabilire (giornaliera, settimanale o mensile): questi ultimi, come avrete già immaginato, sono davvero fondamentali per apprestarsi alla compilazione del rendiconto nella maniera più precisa possibile.
Le associazioni e società sportive dilettantistiche, tenute alla trasmissione del modello EAS in forma semplificata in quanto iscritte al Registro CONI , devono provvedere a comunicare le variazioni intervenute nell’anno precedente entro il 31 marzo dell'anno successivo.
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